Nell’articolo di Simone Rosellini per Il Secolo XIX: Il regista Gip Barbeschi ha completato la versione 2024 di “U Ramadan” Sarà diffusa da domenica. Un anno di montaggio per il film completo.

U Ramadan 2024
È giunto a compimento, almeno per quanto riguarda le riprese, un lavoro che si è snodato per la bellezza di otto anni. Il regista e documentarista rapallese Gip Barbeschi, infatti, con le Feste di Luglio di questo 2024 ed il Sestiere Cappelletta, ha completato il progetto che aveva nel cuore dal secolo scorso. «Nel 1988, ancora dilettante, avevo fatto un primo filmato, girato solo con la mia camera amatoriale e montato artigianalmente – racconta – Ritornando a vivere a Rapallo nel 2014, ho proposto ai Sestieri di sopportare i costi per sei anni, in modo da arrivare ad un film con i panegirici di tutti. Furono d’accordo e si iniziò nel 2017 con Costaguta». Nasce “U ramadan”, scritto con la M grande, lo stesso monogramma che connota lo stemma del Comune di Rapallo. Il covid ha stravolto i piani. Nel 2020 e 2021, infatti, le sparate del 2 luglio sono state ridimensionate (come tutte le feste) e collettive, a cura del comitato Sestieri. Soltanto quest’anno, quindi, Barbeschi ha completato le riprese. Si riserva un grande lavoro di montaggio, per arrivare l’anno prossimo con il film completo ma, intanto, ogni anno, ha prodotto una versione specifica. Il filmato del 2024 lo ha presentato, ieri sera, a Sestieri, sindaca, parroco. Da domenica, si troverà su Facebook (U Ramadan) e Youtube (Tigullio Mon Amour). Grazie alle testimonianze dei massari (in particolare di Fabrizio Rompani, che è anche cristezzante) si parla anche di aspetti come i “richiami” di mortaletti tra i Sestieri, che per noi – dicono i massari – sono come un rosario – ed i Cristi in processione e c’è un’ampia parte «metafisica, un’esplorazione verso lo sguardo della Signora di Montallegro», come dice Gip, sulle note di “E ti vengo a cercare” di Franco Battiato. «Mi sono emozionata – dice Elisabetta Ricci – Avevo visto anche gli altri ma questo è veramente molto bello». Secondo la presidente del comitato dei Sestieri, Maura Ara-ta, «ha sottolineato l’aspetto spirituale e religioso in maniera delicata e coinvolgente». «Si vede – prosegue il parroco di Rapallo, don Stefano Curotto – un’esperienza di fede, vissuta in una maniera assolutamente peculiare come avviene qui».